OSIMO - 10 NOVEMBRE 1975 - 2016

Colpevole silenzio per il Trattato di Osimo

 

Il 10 novembre 1975 venne sottoscritto il Trattato di Osimo con cui l’Italia rinunciava ai suoi diritti sulla  Zona B, il principale dei quali era la sovranità su una porzione del proprio territorio,  senza alcuna contropartita. Fatto forse unico nel panorama politico mondiale.

Ricorrono dunque oltre quarant’anni dalla firma del Trattato che sanciva la morte delle speranze degli Istriani della Zona B del cosiddetto Territorio Libero di Trieste: i rimasti illusi di ridiventare italiani e i cinquantamila  esuli di poter far ritorno da italiani nelle proprie case.

Tutti sappiamo invece come le cose sono andate a finire e come il Trattato venne giustificato dalla situazione politica  internazionale e  da quella interna italiana, caratterizzata dal “compromesso storico”.

Alcune delle Associazioni degli esuli non avevano mancato di far sentire le loro voci di protesta, tra le più significative va ricordata quella dell’Unione degli Istriani di Trieste.

Il Consiglio Direttivo della Famiglia Umaghese riunito col presidente Silvio Delbello, rileva con amarezza che pur essendo cambiato il mondo, i  muri sono crollati, il comunismo si è rivelato un’utopia, la Jugoslavia non esiste più, ma i problemi che gli esuli istriani hanno ereditato da Osimo sono ancora attuali.

Problemi che non sembrano preoccupare i rappresentanti degli esuli se è vero – e lo è purtroppo – che la ricorrenza è passata quasi in silenzio.  Si  è dunque persa un’altra occasione, rimarcano gli esuli umaghesi,  per far sentire la voce degli esuli,  per reclamare con forza il mantenimento delle promesse legate al Trattato, e rivendicare il rispetto dei diritti sanciti dalle leggi che sono seguite.

 

Silvio Delbello - Presidente della Famiglia Umaghese dell’Unione degli Istriani

Umago - 2 novembre 2016 - Il ricordo

Nel giorno dedicato ai Defunti, la Famiglia Umaghese di Trieste assieme alle Comunità degli Italiani nel Comune di Umago ha reso omaggio ai cimiteri del territorio, anche nel ricordo di tutti coloro che sono sepolti lontano dalla propria terra. Madonna del Carso, Salvore, Umago, Petrovia, Matterada, Buroli, San Lorenzo. Il video è particolarmente indirizzato a tutti gli Esuli dal Comune di Umago d'Istria sparsi nel mondo, in Italia, Europa, Australia e Americhe.

Inaugurata a Monte Grisa la statua di Mons. Santin - Presente una delegazione della Famiglia Umaghese
Il 12 ottobre 2016 Mons. Santin è simbolicamente ritornato a Monte Grisa, sul sagrato di quel tempio mariano che lui aveva voluto con determinazione per assolvere ad una promessa, in un momento tragico per la città di Trieste. Il 30 aprile 1945 alle ore 19.45, il Vescovo della città Antonio Santin fece questo voto: “Se con la protezione della Madonna Trieste sarà salva, farò ogni sforzo perché sia eretta una Chiesa in suo onore”. Il Santuario - ove fu collocata la statua della Madonna di Fatima - venne consacrato il 22 maggio 1966.

Ora la statua di Santin è a Monte Grisa e la Famiglia Umaghese è stata presente alla cerimonia di benedizione, ricordando che il grande Vescovo istriano è stato vicino alla nostra comunità dispersa, anche componendo quella preghiera che gli esuli umaghesi usano recitare nelle feste patronali.

 

Incontro con i conterranei

alle Villotte di San Quirino (PN)

L'incontro è avvenuto il 2 ottobre 2016 nel Centro Civico delle Villotte, grazie all'organizzazione dell'umaghese Eugenio Latin presidente del Circolo Ricreativo Villotte, presente il sindaco di San Quirino Gianni Giugovaz, originario da Pirano d'Istria. Uno scambio di simbolici doni con il Presidente Delbello ha suggellato un forte rapporto fra istriani lontani dalla propria terra a seguito dell'esodo ma sempre legati ad essa, orgogliosi della propria storia e tradizioni.

Le vittime nel bombardamento del piroscafo San Marco, avvenuto a Salvore il 9 settembre 1944, sono state ricordate dalla Famiglia Umaghese nel rito celebrato a Trieste, nella chiesa BV Soccorso in piazza Hortis, e a Salvore, con la presenza alla cerimonia ufficiale indetta dalla municipalità umaghese.

Sabato 14 maggio 2016, alle ore 16.30, nella sala "Chersi"dell'Unione degli Istriani, in via S. Pellico 2, Paolo Loss ha presentato i 60 anni della sua vita da cantante e direttore di cori. Con le immagini dei luoghi dove ha esercitato la professione. Rivivendo, attraverso l'ascolto e alcuni video, le molte esperienze vissute nelle Chiese, presso il Teatro Verdi di Trieste e dirigendo il suo coro di Canto Gregoriano.

Alla fine dello spettacolo si è esibito il suo Coro " Amici del Canto Gregoriano " in brani tratti dal Cantico dei Cantici.

 

Rinnovati gli organi associativi della Famiglia Umaghese per il quadriennio 2016 - 2019.

L'assemblea della Famiglia Umaghese, che nell'ambito dell'Unione
degli Istriani rappresenta gli esuli dal Comune di Umago, ha rinnovato il Consiglio Direttivo e il Collegio dei Probiviri per il quadriennio 2016 - 2019, eleggendo tutti i candidati che si sono proposti.
Oltre a molte riconferme va sottolineata la presenza di quattro nuovi consiglieri, tra cui giovani della terza generazione di esuli, che con entusiasmo, dinamismo e preparazione nelle nuove tecniche di comunicazione porteranno nuova linfa alla Famiglia Umaghese, una delle più attive dell'Unione degli Istriani.
A presiedere il Consiglio Direttivo è stato confermato Silvio Delbello, affiancato dal vice presidente Corrado Cattonar.
Le altre cariche sono state affidate a Mariella Manzutto - segretaria e Giorgina Pellegrini - tesoriera. Compongono altresì il Direttivo i consiglieri Sergio Bessich, Roberto Fifaco, Alessandro Flego, Mercede Gulin, Silvana Gulin, Elisa Manzutto.
Compongono il Collegio dei Probiviri Giuseppe Favretto - presidente, Rosa Coslovich e Mario Millo.
Il Direttivo, costituito per Statuto da 10 consiglieri, è integrato dai
volontari Tatiana Bernini, Bruno Delben, Marina Millo e Roberta Varin.

Il "Giorno del Ricordo" 2016 alla Foiba di Basovizza e a Umago